febbraio 07, 2011

Sabato ho visto JC -che chiameremo Warner Bros, dove Warner è il nome e Bros il cognome, e non chiedetemi cosa c'entri ma mi garba chiamarlo così- e m'è venuto mal di stomaco dal nervoso.
Non che di Warner me ne freghi qualcosa, ma a me il passato ha sempre fatto uno strano effetto. Anche se forse è stato più che altro perché neanche un'ora prima era passato il funerale con tanto di banda che suonava "Bella Ciao", e che tristezza.
E tra parentesi, Mr Bros era pure con la sua nuova fiamma, oh yeah.
Credo, fosse la sua nuova fiamma, poi, ché di slinguazzamenti non ne ho visti, ma tant'è.
E comunque, devo ricordarmi di evitare accuratamente i concerti studenteschi, perché i musicisti di sedici/diciassette/diciotto/diciannove/vent'anni hanno una passione per le canzoni che io dovrei accuratamente evitare per non scoppiare a piangere ad effetto immediato, tipo Knockin' on Heaven's door, o Johnny B Goode. La seconda soprattutto, perché mi ricorda Lui che me la cantava accennando qualche passo di twist che non c'entrava un cazzo, ma alla fine lui se lo poteva pure permettere.
E non so se è colpa del funerale, di quel povero Johnny o di Warner Bros, ma ieri ho assunto quantità improponibili di caffeina, mandando a cagare ogni buon proposito di calare le dosi o, quantomeno, di passare al decaffeinato.
La sera però in compenso c'era la luna che sembrava un sorriso, e io le ho sorriso di rimando, perché ho pensato che forse doveva essere una sorta di messaggio dall'Altissimo -che non è Dio, sia chiaro- e all'Altissimo un sorriso non si rifiuta mai.
La sera mi sono addormentata ascoltando Remembering Sunday.

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