febbraio 12, 2011

In Cile sono le otto meno un quarto. Buon appetito, nonna. Salutami tutti.
A Londra sono le undici meno un quarto. Buonanotte, zia. Domani, quando prendi l'autobus, fermati alla fermata giusta, mi raccomando, e salutami M.
Anche a Brighton sono le undici meno un quarto. Buonanotte, Matthew. Presto risponderò alla tua ultima lettera, promesso.
In Quèbec sono le sei meno un quarto. Buona serata, Carl. E provaci, con la famosa lei.
A Berna è mezzanotte meno un quarto. Fai bei sogni, Jaime. Io domani mangerò un po' di mou, pensando un po' a te.
A New York sono le sei meno un quarto. Divertiti stasera, L. E la prossima volta, vengo anch'io.
A Bologna è quasi mezzanotte. Vedi di non combinare altri casini, stasera, G.
A Forlì è quasi mezzanotte. Vai a letto, Mat, ché i cattivi pensieri con l'insonnia si moltiplicano, e tu hai bisogno di quelli buoni. I sogni, a volte, aiutano.

E a te, che dovrei dire? Che ore sono, da te? Dove sei, tu?

2 commenti:

  1. Tu sai sempre cosa dire, M.
    Grazie, e vedi di dormire un po' anche tu, che forse necessiti di buoni pensieri più di quanto non lo faccia io.
    (Hai questo modo di dire/scrivere le cose che fa sentire il tuo magone anche a me, e non prenderla come una cosa brutta perché è tutto il contrario.)

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  2. Non credo ci siano persone più meritevoli di altre, caro il mio shit.
    (Ma a me sinceramente farti sentire il magone non sembra una bella cosa da nessuna prospettiva, ma se dici che il lato positivo c'è mi fido, eh).

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