aprile 28, 2011

Cit. #10

Mi manchi tu, la fantasia, il cinema, l’estate indiana. Mi servi tu, un brivido, il ghiaccio nel campari soda. Fumo un’altra sigaretta, perché è facile buttarsi via; respiro e scrivo tutto quello che mi manca: è un’assurda specie di preghiera che sembra quasi amore... Piangi Roma, muori amore, splendi sole da far male; ho già fatto le valigie, ma rimango ad aspettare.
Ridi Roma, ridi amore. Dice il telegiornale che la fine si avvicina, io m’invento un gran finale.
[...]
Mi servi tu, la malattia che spazza via la razza umana.

Hysteria (che non c'entra niente, ma mi son fissata con i Muse).

Oggi ho visto un bambino con i capelli quasi arancioni, gli occhi azzurri ed un sacco di lentiggini, così, con gli occhi a cuoricino, ho chiesto ad un mio amico se me lo regala per il mio compleanno (che incombe, tra parentesi). Lui s'è avvicinato al bambino e gli ha chiesto se poteva darmi un bacino sulla guancia, il bambino, seppur confuso, ha risposto di sì e credo di esser diventata rossissima, però mi son venuti i crampi alle guance a causa del sorriso enorme che ho avuto per circa mezz'ora.
Qui c'è il sole ed a casa mia c'è profumo di mare, non so bene come sia possibile dati i cinque chilometri di distanza, ma c'è. Ho steso i panni stamattina ed ora oltre ad essere asciutti profumano d'acqua salata, son contentissima -mamma dice che lo sento solo io, ma non importa.
I pioppi sono in fiore, cosa che potrebbe anche sembrare positiva se non fosse che io ai pioppi sono terribilmente allergica, tanto che respiro a cane ed il mio naso cola come non so cosa. Il tormentone della settimana è "Maledetti pioppi", che detto con il naso tappato diventa "Balededdi biobbi", che a sua volta mi ricorda un sacco la "Balbettante bambocciona banda di babbuini" della McGranitt.
Sabato sera ho un compleanno, non ci vorrei andare ma il festeggiato mi sta chiedendo se vado dall'undici aprile ed ogni due giorni me lo ricorda. Non sono tanto cattiva da dirgli che ho un impegno, però il mio lato misantropo preme per essere accontentato e quando sabato sera avrò gli occhi iniettati di sangue e gli istinti omicidi a palla scatenerà in me il classico "Lo sapevo, cazzo, lo sapevo che non dovevo venire, lo sapevo", perché io lo so sempre eppure ci casco ogni volta come un'idiota.

E niente, scrivere qui mi mancava tantissimo.

aprile 24, 2011

Oggi è una giornata un po' così, e non sono tanto le mie turbe mentali quanto questa dannata allergia che mi sta distruggendo. Ho il naso difettoso e l'asma e le gambe che cedono continuamente, cheppalle.
Sono giorni -tanti giorni- che non riesco a scriver nulla, neanche un post su questo blog; è come se non sapessi più come si fa, come piazzare le virgole, come legare le parole, come scegliere i termini adatti e come descrivere le situazioni, e la cosa ovviamente diventa più irritante ogni giorno che passa, perché ho tante cose da dire e me le tengo tutte dentro, non sono abituata ad abortire le storie, non è da me, non mi riconosco più.
Quando scrivo gli sms non metto faccine, neanche una, non mi viene spontaneo, probabilmente è perché ultimamente la mia espressione facciale è sempre la solita (questa qui => .__.) e non è che calzi sempre a pennello in ogni circostanza.

E niente, tutto questo perché avevo bisogno di dire questa cosa e credo che possa interessare a qualcuno in particolare.
Il blog me lo son fatto per queste situazioni, alla fine.

aprile 13, 2011

Ci tenevo a dire che anche se il mio corpo è formato per il 70% da acqua e per il restante 30% da buoni propositi che ci affogano dentro (cit.), ho quasi dimezzato la caffeina, che ora assumo giusto la mattina e nel dopo pranzo, anziché ogni dieci minuti e prima di andare a letto.
Sto soffrendo come un cane, ma arriva l'estate e posso compensare con la Coppa del Nonno della Motta che sostituirà, da ora in avanti, la maggior parte dei miei pranzi e delle mie pause caffè.

Mi sto impegnando, giuro.

aprile 12, 2011

Mi piacciono le persone che capiscono i doppi sensi ed ancora di più quelle che riescono a ridere e scherzare anche senza metterne mai, senza dover fare battute squallide.
Amo chi è coerente e chi pensa quello che dice, ancor più di chi dice quello che pensa.
Mi garba un sacco chi non ha vergogna nel fare i complimenti se questi sono sinceri, ed adoro quelle persone che non ci riescono e allora ci girano intorno un po' goffamente oppure te lo fanno capire e basta.
Mi piace chi mi spiazza con quelle frasi dolci ma non troppo e ancora di più chi mi abbraccia mentre mi dice che sono una cogliona, perché somiglia un po' di più al mio modo di dimostrare affetto.
Amo chi capisce che parlare al telefono mi dà fastidio e preferisco i messaggi, e chi se ne strafrega e se sono un po' giù mi telefona e mi canta una canzone oppure inizia a farneticare un po' così, tanto per farmi sorridere.
Mi piacciono quelle persone che sanno cos'è la discrezione e non mi chiedono cos'io abbia, aspettando che io me la senta di raccontarglielo, e forse ancora di più, anche se non sembra, chi appena coglie una nota strana nella mia voce prende e si fa sette chilometri per arrivare sotto casa mia, poi mi manda un sms con scritto 'Free hugs. Scendi con una scusa'.
Amo le persone e odio la gente, che può sembrare una contraddizione ma tra 'gente' e 'persone' c'è un sacco di differenza. Le persone sono bellissime e la gente è una merda.



Post senza senso, ma mi andava così.

aprile 11, 2011

Sono in una fase di transito tra il periodo di depressione acuta ed uno che mi auguro sia migliore, nel frattempo tutto ciò che ho è una promessa fatta a me stessa, un impegno ad essere felice, ci sto provando, e per sigillare l'accordo ho tinto di nuovo i capelli. Ho eliminato il rosso ed ho fatto un colore simile al mio nero, ma più scuro e con i riflessi blu. Io ma più forte. E' così che voglio essere. Me stessa ma più forte.
Amy dice che il mio livello di coglionaggine ultimamente è molto elevato, io dico che cerco solo di non essere drastica, e probabilmente è la stessa cosa.
Ho un polso fasciato e l'allergia, il polline mi gira intorno e ne sento il profumo, ed è forse una similitudine che devo usare da qualche parte perché in effetti a me il profumo del polline piace da matti, lo amo, solo che poi inizio a starnutire e mi vien l'asma, quindi è un po' come l'amore, alla fine, però per ora non voglio usarlo da nessuna parte, non sto scrivendo d'amore, l'unica cosa che ho in testa parla d'amicizia, magari dopo cerco di scriver qualcosa.
Oggi pomeriggio ho un compleanno, dovrei studiare biologia ma non importa, mi basta aver fatto poesia, neanche la mia coscienza pare tanto turbata.

Probabilmente mi innamorerò sempre di qualcuno che ama qualcun altro. Perché? Così. Ho un talento particolare per le situazioni impossibili. Tutti hanno talento per qualcosa.
(David Grossman).

aprile 05, 2011

Ho subito un trauma in quarta elementare che mi ha spinto ad odiare la mia data di nascita, ma non è questo il punto.

Tra un mese esatto è il mio compleanno ed io non voglio né auguri né feste né regali, eppure qui son già tutti a chiedermi dove festeggerò e cosa voglio perchè con me "Non si sa mai, hai dei gusti strani".
A prescindere dal fatto che non ho gusti strani, è che semplicemente mi fanno cagare Hello Kitty e Betty Boop e non tollero il rosa ed il giallo, non è difficile da ricordare, che poi potete anche riassumere la regola in "E' femminile? Allora scordatelo", comunque, a prescindere, per il mio compleanno non voglio niente, se proprio vi sentite sporchi di coscienza datemi i soldi, che io li giro ad Amy e lei mi può regalare quella benedetta tartaruga, che ormai ne parlo come se già gironzolasse per casa, o ancora meglio convincete mamma a mandarmi all'Iday a settembre, magari tutt'e due le giornate, toh.

Niente, tutto questo per far vedere anche qui che sono un'asociale che odia essere al centro dell'attenzione.
Ma quando un ragazzo ti regala sempre i Gianduiotti, ti sorride, si ricorda come ti piace il caffè e ti sgrida se non ti fai vedere spesso, è un buon segno?
Perché io son dei giorni che mi smonto da sola ogni volta che mi vien da sorridere come una cretina, ma inizio seriamente a farmi qualche domanda.
Mi dà un sacco fastidio quando io con tantissima fatica riesco a dire quello che sento ed il mio interlocutore mi risponde "E vabbè, è normale".
"E' normale" un cazzo, okay?!
Voglio che le mie disgrazie vengano prese sul serio.

ndA: l'ultima frase è una citazione del Piccolo Principe.

aprile 04, 2011

Let's conspire to regnite all the souls that would die just to feel alive.

Ascoltare i Muse prima di andare a letto fa bene, è salutare, per una lunga serie di motivi: la voce di Matt è terapeutica, i testi ti fan sentire meno solo, la musica dà una carica pazzesca, ma dolcemente, piano, ti culla un po' l'anima così, delicatamente.
E poi insomma niente, va così.

Pensavo che magari sarebbe carino poter bere un goccio di Baileys, ho una voglia matta, però da sola mette molta tristezza, io ho deciso di non voler più essere triste, bisogna reagire qui, quindi niente, in questi giorni sto scherzando e ridendo e facendo un sacco di battute, e in casa apparecchio e sparecchio ed ho iniziato di nuovo a fare tutti tutti i compiti, senza contare che quando mi fanno incazzare cerco d'essere diplomatica, e poi faccio un sacco di foto ed ho trovato un equilibrio con il caffè, la mattina faccio colazione -anche se probabilmente è perché non ceno, stasera ho mangiato un quarto di patata lessa ed ho mal di pancia, non so che cacchio passi per la mente del mio corpo- e arrivo sempre un po' prima a scuola per andare al bar (da sola) a comprare le chewing-gum.
Quindi appunto il bicchierino di Baileys nella più totale solituine stona, non mi piacciono le cose che stonano, quindi adesso vado a letto e domani ne berrò un po' con qualcuno, qualcuno troverò, no?

Cantano i Muse 'I want it now, give me your heart and your soul', ed è passata velocemente per la mia testa l'idea che io il mio cuore e la mia anima li darei volentieri a qualcuno, ma non adesso, prima è meglio restaurarli un po', anche se siamo già a buon punto, quello sì, ma c'è un po' di ruggine sopra, son bruttini a vedersi. Torni a trovarci.
In questi giorni parlo spesso a condizionali, nel senso che faccio parecchie cortesi richieste. "Verresti", "Potresti", "Diresti".
Stavo per scrivere un altro post di questo tipo, poi ho pensato che sono già troppi e allora vado a letto, ci penso e domani (?) scrivo un post allegro, o almeno un po' meno nostalgico, ecco.
(Me) lo prometto.