febbraio 02, 2011

Mezzanotte in punto e m'è venuta voglia di scrivere sul blog, perché alla fine il diario non lo inizio ancora. Non so cosa io aspetti esattamente, ma tant'è.
Prima stavo scrivendo una storia di una Juliet e un Matt, che non sono innamorati,
-ultimamente la gente innamorata mi fa venire il prurito. Forse perché ricordo cosa si prova, non lo so.
E insomma, mentre scrivevo pensavo al campo di grano e alla vespa color verde acqua lasciata sul ciglio della strada, e alla sciarpa rossa che faceva molto primavera che avevo al collo e che è volata lontano, e lontano l'ho lasciata. "Mah, magari dall'alto la vede John Lennon e ci scrive una canzone. Secondo te le possono scrivere le canzoni in paradiso?", che ora me lo chiedo con ancora più curiosità.
Che poi insieme ai campi di grano con lui ho pensato subito alle pannocchie rubate a Bologna, che porca miseria quanto odio fare il palo. Però poi mangiate la sera in giardino col burro mentre si guardano le stelle e inventandosi quelle cadenti erano la cosa più buona che io abbia mai mangiato.

Domani nonno e nonna partono, che se ne vanno a trovare la famiglia in Sud America, e con loro va anche zia, quindi per un mese a Bologna non ci vado di sicuro, che a pensarla così mi mette tristezza.
Nonna ha iniziato con le solite catastrofi che lei si sente accadranno, e stasera era lì a dire che di sicuro l'aereo precipita o loro saltano in aria, e io che ero tranquilla ho un'ansia che non ne posso più. E poi lei insiste, porca miseria, a dire che lei se lo sente.
E l'ultima volta che lei si sentiva qualcosa io mi sono mezza rotta un polso.
Il mio stomaco qualche giorno manda tutti affanculo.



E poi, 'dei, Piuma dei Verdena mi mette una tristezza...

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