agosto 05, 2010

I miss you.

Mi manchi.
Mi manchi in ogni singolo istante, un po' come se io fossi una vela, hai presente?, senza vento, però.
Mi manca il tuo respiro, e senza il tuo respiro io non vivo, capisci? Un po' come se tu fossi un albero che produce il mio ossigeno in esclusiva.
Mi manchi perché tu eri un po' le mie lenti a contatto. Senza di te non vedo nulla se non una gran nebbia. Vedo tutto annebbiato e l'unico modo per tornare a vederti è bere e sentir la gola bruciare, e allora inizio a dar di matto e mi pigliano le allucinazioni e ti vedo e sono di nuovo felice, anche se poi te ne vai e vorrei morire, maledizione.
Mi manchi perché ti sei nascosto dietro le nuvole, e porca puttana non c'è neanche la pioggia a consolarmi, solo una fottuta giornata nuvolosa con te che sei il mio sole che ti nascondi, brutto bastardo, e quelle cazzo di nuvole che ti danno corda.
Mi manchi un po' come mi mancano le mie risate di bambina, quando mamma trovava un momento per me e papà non era stanco, e allora mi prendevano per mano, entrambi, e mi sollevavano, e a me sembrava di volare, più con l'anima che col corpo, perché c'erano, mentre adesso ci sono col corpo, entrambi, ma l'anima è lontana e non riesco a raggiungerla, e non ci sei tu a dirmi che è tutto a posto e passerà, e allora come faccio a convincermene?
Mi manchi perché prima bastava un tuo abbraccio a farmi star bene, e adesso sto morendo e porca puttana non se ne accorge nessuno e nessun abbraccio è sincero e allora non respiro, capisci?
Mi manchi e mi sento un po' come se ogni mio singolo organo fosse stato strappato a forza dal tuo corpo ed io fossi stata ridotta ad una vecchia carcassa, vuota.
Mi manchi e mi sto un po' pentendo d'aver costretto il mio cuore a seguirti, porca miseria, perché adesso avrei proprio bisogno di un brandello d'organo pulsante, e non lo trovo da nessuna parte, perché di fatto non trovo te da nessuna parte.
Mi manchi e non posso farci niente, perché nessuno sarà mai te e io neanche vorrei che lo fossero, ma finché non riesco ad accettare la cosa nessuno vorrà mai starmi vicino.
Mi manchi e ti sento dove non ci sei, fatto sta che poi me ne accorgo, che non ci sei, e vorrei prendermi a sprangate nei denti.
Mi manchi e, cazzo, non posso proprio fare a meno di ricordarlo a me stessa ogni cinque secondi perché il tuo ricordo è ovunque, e mentre da una parte mi fa sorridere pensare ai nostri momenti dall'altra vorrei mettermi a gridare che non ce la faccio, senza di te.
Mi manchi e porca troia non so come stai, con chi sei, dove vai, cosa fai, se ti manco, se mi ami, se mi odi, se mi pensi; e non sapere, lo sai, mi frustra.
Mi manchi e ogni tanto ti penso, quando mi tornano le fitte al polso, perché a parte i miei solo tu lo sapevi chi è stato a rovinarmela 'sta cazzo d'articolazione, e mi chiedevi sempre come facevo a non odiarlo, e io ti dicevo che non potevo odiarlo, che lo capivo, che non aveva nessuno, e che a me non mi voleva ma non m'interessava, che era sempre lui, e tu mi dicevi che avevo un'anima troppo pura per questo mondo; e, sai?, adesso me la sporcherei fino all'ultimo angolo, me la venderei, quest'anima pura, pur di poterti trovare.
Mi manchi e ho chiamato il mio nuovo pupazzo come te, e ogni sera lo abbraccio e lo stringo, e lui raccoglie tutte le lacrime che verso per te, e gli racconto, quando sono certa che nessun altro mi senta, della mia giornata, di cosa ho provato, di quanto mi manchi, e spero che tramite lui possa sentire, e sì, mi sento stupida, ma non m'interessa, perché preferisco parlare ad un pupazzo che dover perdere i contatti con la realtà attaccandomi alla bottiglia del Baileys e facendomela fuori tutta pur d'aver l'illusione di vederti, capisci?
Mi manchi e ti sogno ogni notte, perché è inutile, le nostre anime son legate, e a volte non sono sogni ma ricordi, e allora li chiamerei incubi, perché gli unici ricordi che mi tormentano la notte sono quelli dei nostri ultimi tre giorni, e quando mi sveglio e mi accorgo che, cazzo, sì, è successo tutto davvero, vorrei affogare e urlare e piangere e sbattere i pugni e picchiare qualcuno, ma non posso far niente perché nessuno deve sapere; e poi ci si chiede perché non dormo, perché non voglia farlo, perché faccio tutta una tirata e dormo un'ora ogni tre notti.
Mi manchi ed è così e basta, perché tu non torni, non so se potresti mai, ma non voglio accettarlo perché accettare che non torni sarebbe un po' come smettere di combattere, smettere di volerti qui, impedirti di tornare davvero, e allora mi aggrappo con le unghie al tuo ricordo e non me ne frega un cazzo se è sbagliato, se è immaturo, okay? Non me ne frega un cazzo, l'unica cosa che m'importa è riaverti qui, che poi è come dire che non m'importa più di niente perché è inutile continuare a sperare in tuo ritorno, e allora se non m'importa più di niente perché sono ancora qui? Perché non sono ancora scappata? Colpa tua, sempre colpa tua, stupido altruista.
Mi manchi e non ci voglio pensare che un giorno mi dovrò mettere accanto qualcuno per mantenere queste apparenze del belìn, e magari sarò pure costretta a dirgli che lo amo, capisci? Dovrò mentire per tutta la vita, porca puttana.
Mi manchi e sento un dolore acuto per tutto il corpo, come se miliardi e miliardi di aghi mi trafiggessero l'epidermide, al pensiero che tu sei stato il mio primo amore ed il mio primo bacio, ma non potrò mai donarti la mia prima volta, il mio primo vero appuntamento a cena, la prima presentazione ufficiale ai miei genitori -"Mamma, babbo, lui è il mio fidanzato. Ci amiamo, non è meraviglioso?"-, la prima notte fuori casa, la prima gita in macchina, il mio bambino, i miei nove mesi di voglie e isterie e sbalzi d'umore. Non potrò donarti la mia vita, amore mio, e allora io cosa me ne faccio?
Mi manchi e lunedì sarebbe stato il tuo compleanno, e ho lasciato dieci bigliettini d'auguri nei dieci posti in cui la tua anima potrebbe pascolare, e quel giorno mi son fatta forza e ho finto che tutto andasse bene, e sono andata al fiume con mamma e la mia amica, e ho pure fatto il bagno e mi sono bruciata, e ti ho pensato tutto il tempo e ad un certo punto, mentre i polmoni non reggevano alla corrente perché lo sai che ultimamente non riescono a mantenere il ritmo, ho pure pensato di lasciarmi andare, di affogare, di basta, di metter fine a tutto, poi mamma m'ha detto "Ce la fai? Vieni, ti tengo io se sei stanca, reggiti a me", e io ho pensato che non si riferisse al fiume e alla corrente, e m'è venuto quasi da piangere, e ho preso la sua mano e ho ripreso fiato. E ho scritto "Happy birthday, love" sulla superficie dell'acqua.
Mi manchi e bona, non posso farci niente, spero solo di non dimenticarti mai. Me lo prometti, amore mio, che non ti dimenticherò mai?
Mi manchi e buonanotte, sognami, ché io farò lo stesso e ci rincontreremo in un mondo solo nostro, in cui tu sei me ed io sono te, e noi siamo noi e basta, senza destino a far casini.
Mi manchi e ho bisogno di te.
Mi manchi e mi mancherai per sempre.
Mi manchi e a presto. Fammi sentire che ci sei.
Ti amo.

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