maggio 15, 2011

Punto della situazione fatto da una me dolorante che certamente ha ripetuto cinquanta volte le stesse cose -ma non ha voglia di correggere una cippa.

Ultimamente vivo in un perenne stato di emicrania e vertigine, che non è né paura di cadere né voglia di volare quanto, semplicemente, voglia di cadere e basta.
Svengo spesso, episodio tanto assurdo quanto fastidioso, perché perdere i sensi è una cosa che proprio non tollero, perché mi perdo cose che poi devo farmi raccontare viste da qualcun altro, e quindi non ho una testimonianza precisa, ma offuscata. Non mi piace perdermi le cose.
Ammetto che ultimamente mangio meno del solito, però compenso con creme al caffè prese quasi ogni giorno, quindi in teoria non dovrei cadere in tranelli come i cali di ferro/vitamine/proteine/zucchero, cosa che testimoniano pure le analisi del sangue fatte l'altra mattina. Non mangio niente ma le analisi sono a posto, ho un culo pazzesco.
Vivo in uno stato (quasi) perenne di apatia, perché non provo sentimenti che non siano irritazione -è un sentimento?- e tristezza, tristezza che mi spinge ad aver bisogno di qualcosa di almeno un pochino ino ino alcolico e che mi riduce a vagare per posti in cui cose squisite quali crema di whiskey e vodka sono entità sconosciute, elemosinando sorsi di birra (che tra l'altro è molto squallida e mi fa pure cagare) e Breezer, che altro non è che succo di frutta frizzante e, tra parentesi, mi fa altamente schifo, soprattutto all'arancia.
Ieri sera ho rivisto tante persone che avrei preferito non vedere mai più, così il mio livello di tristezza è salito tantissimo e mi veniva da piangere e l'emicrania è peggiorata. Mi è passata solo quando, arrivata a casa, ho bevuto un bicchiere di Baileys leggendo quel benedetto libro di Baricco che mi è stato finalmente regalato (graziegraziegraziegraziegrazie), cosa che mi ha, onestamente, fatto nascere qualche (ulteriore) dubbio circa la mia normalità: il mal di testa, con l'alcol, non dovrebbe peggiorare?

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