maggio 22, 2011

Come on, let me hold you, touch you, feel you always, kiss you, taste you all night.

Questa incredibile voglia di stringerti, adesso, o magari farmi stringere da te mentre siedo qui con il libro di storia sulle gambe cercando di memorizzare qualcosa; sarebbe bello avere un motivo valido per distrarmi, un motivo valido per dire "Non ce la faccio a studiare se tu fai questo e quest'altro", (sarebbe bello avere te), ma temo dovrò accontentarmi di questi insulsi pensieri che mi fanno incazzare con me stessa, perché, di fatto, un motivo valido non c'è, (perché, di fatto, tu non ci sei). Tu non sei qui a distrarmi con i polpastrelli che leggeri passano sulla parte alta della mia schiena, perché se tu fossi in questa stanza malamente illuminata da una vecchia lampada verde sapresti certamente che è proprio una di quelle cose che mi fanno collassare, non c'è niente da fare, i baci sul collo mi lasciano impassibile ma se mi fiori la schiena crepo, son fatta così.
Nell'undicesimo secolo sono nati i comuni e a me non me ne frega una sega, voglio solo che tu mi suoni al campanello senza apparente motivo, solo per dirmi "Vieni un po' giù?" e poi aspettarmi seduto sul muretto con lo sguardo perso in oceani che potrò visitare solo guardandoti negli occhi e in nessun altro modo, ed un sorriso bellissimo quando spunterò tutta spettinata dal portone e ti dirò "Se m'avessi avvertito mi sarei resa presentabile", che poi sappiamo tutt'e due che io non sono mai presentabile ma non importa, mi piace quando fai finta che non sia così; potresti fingere un pochino anche stasera che sono già le nove ma il sole ancora illumina -beato lui che ne ha voglia- ed il fiume fa un suono stupendo, una bellissima nenia cantata con la voce roca di un'acqua che di correre dietro al suo mare non si stanca mai, chissà se io farò la stessa triste fine.
Sono dieci minuti che provo a dire 'episcopato' e m'impapero, però chissenefrega, è ben più grave che io continui a dipendere dagli altri sempre e comunque senza amarmi nemmeno un pochino, quel che basterebbe per concedermi una serata post giornata pesante senza il costante pensiero che da sola non sarò mai abbastanza e la sensazione opprimente di tristezza assoluta, quella che da un po' di tempo a questa parte mi fa elemosinare alcol a destra e a manca mentre fumo sigarette che riempiono i polmoni, cosa che da sola mi sembra di non saper più fare (ma è l'asma, è l'asma).

(it's getting harder to stay awake and my strength is fading fast)

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