ottobre 13, 2010

I hate this post because it was written for you.

La cosa brutta, forse l'unica, del nostro rapporto, è stata che non abbiamo pensato mai, ma proprio mai, all'eventualità che sarebbe potuta andare così.
Ci siamo costruiti questa casa basata sul perenne e costante esserci, io per te e tu per me, e non s'è presa proprio neanche in considerazione l'eventualità che, un giorno, io o te si sarebbe potuti sparire, così, all'improvviso, e chissà se definitivamente -par proprio di sì-, e adesso che tu non ci sei la casa crolla, perché le son state minate le fondamenta.
Non so se la gente, il mondo, gli altri, la possano concepire, la devastante sensazione che ti coglie quando tu non hai più non solo la tua metà, il tuo innamorato, ché quello, cavoli, prima o poi lo perdon tutti, è la legge della natura. Il fatto è che io, perdendo te, ho perso amore, amicizia, casa, famiglia, hobby e lavoro, tutto in una sola volta.
Si renderà mai conto, il mondo, di quanto devastante sia questa cosa?
Si renderà mai conto, il mondo, di quanto sia inutile alzarsi la mattina e salire su quel fottutissimo ring che è la vita, se poi non c'è qualcuno, la sera, che ti convinca che vale davvero la pena risalirci, il giorno dopo?
Si renderà mai conto, il mondo, di cosa significhi perdere qualcosa che per è la vita? Significa non avere più vita, mi pare ovvio.
Significa iniziare a vegetare senza alcun senso, senza provare più niente di vero.
Significa aggrapparsi ad ogni appiglio, ogni rapporto, e hai voglia di amare quell'appiglio con tutto te stesso, di dire che senza quell'appiglio a quell'ora saresti già sul fondo del burrone, letteralmente, ma è sempre la terra sotto i piedi che ti manca.
Anche tu, ti senti così?
Anche tu, sei così devastato da non trovare più i pezzi di te?
Anche tu, vaghi per il mondo, d'anima in anima, da occhi a occhi, da bocca a bocca, per trovare un pezzetto quantomeno compatibile?
Perché è questo che sta succedendo, qui, è inutile raccontarci favole. Il fatto sta semplicemente così: Io e te siamo i pezzi giusti, mi segui? Ora, io non ti trovo più e sto cercando un pezzo con la linguetta simile alla tua, mi spiego? E finirà che io, che sono completamente azzurra -mettiamo caso-, io che sono un pezzetto di cielo, m'incastrerò con i fili d'erba. Cosa c'entriamo, io e i fili d'erba? Un cavolo, ma siamo compatibili.
Alla fine, la vita è un accontentarsi.
E lo so, lo so che tu ci sei, da qualche parte per il tavolo, cazzo, eravamo cielo insieme prima che ci tagliassero! Ma non ci sei, non ci sei, sei stato buttato via. Sei finito nella spazzatura con le briciole, porca miseria, come faccio, io, eh?
Si sente il tuo vuoto.
Ma torneremo ad essere cielo, prima o poi.
Vero?

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