giugno 29, 2011

L'amarezza nell'appurare che alle tre e mezza non c'è un cane ancora sveglio (eccetto quello dei vicini).

Sono le tre e mezza e dormire quasi sembra impossibile, qui.
Ho sfatto e rifatto il letto la bellezza di quattro volte, e neanche quella sottospecie di intruglio che in teoria dovrebbe farmi venir sonno riesce a combinare qualcosa.
Il fatto è che ho caldo, e poi vorrei essere ovunque tranne che qui, o almeno di nuovo al telefono con chi dico io, ché con chi dico io è bello parlare di me senza dire una seppia – ciao, sì, sì, sto bene, eh, sì, no, vabbè, cosa c'entra, non è che se uno dice che odia tutti è misantropo, perché dare un nome per forza alla cosa? Poi non odio la gente in generale, diciamo che sopporto a malapena tutti quelli che non conosco a prescindere e ho seri problemi a digerire il settanta per cento di quelli che conosco, ecco. Sì, sì, ho dormito stanotte. Cioè, stamattina. Ho dormito dalle sette alle dieci, poi mi sono alzata e ho pulito casa. Son brava, ve'?

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