gennaio 27, 2013
I can only do so much, and of course is never enough.
gennaio 22, 2013
gennaio 21, 2013
'n si può.
Pensavo a quando siamo andati a comprare il regalo per P. e mentre guidavi il tuo vecchio motorino un automobilista ha gettato un brick dell'estathe dal finestrino prendendoti dritto dritto nell'occhio.
Hai accostato e mentre io controllavo i danni tu non facevi altro che chiedere se io mi ero fatta male - se prendeva te lo toglievo dal mondo, altro che seghe.
Ecco, è una settimana che a farmi male sei tu ché un giorno ti vado bene e l'altro no, quindi o ti tolgo dal mondo io oppure troviamo una soluzione, eccheccazzo.
gennaio 14, 2013
Daje.
Premetto che il titolo non c'incastra 'na sega, mi sono solo fissata con suddetta parola e con l'espressione "Non mi sdruma una magonza", trovata nel libro Il metodo 'sticazzi - fantastico, non è un portento della letteratura ma ve lo consiglio.
Mia madre è ritardata.
A parte il fatto che si ostina a usare Internet Explorer e poi smaciulla il cazzo a me perché è lento.
...
MA DAI?!
Idiota.
Comunque, fatta eccezione del suo pessimo istinto di sopravvivenza informatico, oggi ha pensato bene di mettere a lavare tutti i miei jeans.
Tutti.
Anche quelli puliti.
"Dovevo riempire la lavatrice!".
Eccèrto. A che cazzo mi metto io domani non ha pensato, figuriamoci.
Quando ho sollevato la questione, ha detto "Hai i pantaloni bianchi e quelli neri che ti ha regalato zia".
Ora.
Quelli bianchi li metto solo la sera quando sono certa che
a. non devo maneggiare niente che potrebbe malauguratamente cadermi addosso - ovvero mai, perché a me cade addosso anche la cenere delle sigarette degli afroamericani attualmente residenti in Zimbabwe che, per chi non lo sapesse, è parecchio distante da casa mia;
b. non entrerò in contatto con nessun ubriaco che potrebbe vomitarmi addosso - ovvero mai, perché ogni volta che c'è un ubriaco in giro viene a vomitarmi accanto, credo sia perché ricordo loro la ceramica del water, boh, non lo so, fatto sta che io sono l'unica ubriaca che vomita nei wc veri sempre e comunque, perché l'educazione prima di tutto (?);
c. tra l'esatto secondo in cui scenderò dalla macchina e quello in cui varcherò la soglia di casa mia non passeranno più di due/tre ore - ovvero mai per una serie di motivi che non starò qui ad elencare (uno è l'inesistente puntualità dei miei autisti, per esempio);
Quelli neri, come insegna il nostro caro amico Murphy che ci sa, sono estivi.
Come invece insegna l'esperienza di chiunque conosca i miei livelli d'insanità mentale, ho optato per quelli neri. Mi pare ovvio.
Esco da casa alle sette e mezza per rientrarvi alle due meno qualcosa, verso le undici la gente ha le mani unticce e c'è un buon settantacinque percento di probabilità che mi venga il ciclo, quindi quelli bianchi sono decisamente out - mi sento una make-up artist quando dico out, ergo lo dico spesso.
Va da sé che domani cagherò polaretti come se non ci fosse un domani, perché ovviamente farà freddissimo, e che tutti quei simpaticoni dei miei amici fidati quando mi vedranno completamente in nero inizieranno a fare battute sul mio essere 'troppo emo'.
Che poi io dico, cristo d'un dio, possibile che frangia di lato = emo?
Ancora? Nel duemilatredici?
Ma che davero?! (cit.)
Ah, comunque buon anno. (?)
gennaio 08, 2013
La befana non mi porta mai il carbone. (?)
Le vittime di bullismo non sono solo quelle che creano più interesse mediatico, le vittime di bullismo sono tutti quei ragazzi che la mattina hanno mal di pancia e sperano che metà della classe abbia l'influenza, che vanno a letto la sera e si chiedono se è vero che hanno il culo grosso, o i denti storti, o i capelli stopposi, e che anche se all'inizio non ci credono molto se ne convincono comunque, perché a forza di ascoltarle le cose diventano vere.
Volevo poi dire ai genitori che non importa quanti anni abbia il proprio figlio, perché che siamo tutti uguali e che prendere in giro gli altri è sbagliato bisognerebbe insegnarlo da subito, prima ancora che il figlio sia in grado di parlare, e che non sono mai ragazzate, neanche in terza elementare, se poi questi di anni non ne hanno otto sarebbe il caso di fare qualcosa, magari in fretta.
Volevo dire a tutte le persone come me, quindi sì, magari anche tu, che non sono sole. Non sei solo. E non lo dico perché è una frase di una canzone o perché va di moda, è così. Almeno, io ci sono.
Io ci sono perché lo so cosa vuol dire, essere lì ed essere presi per il culo e sentirsi uno schifo e voler solo che si apra una voragine nel pavimento ed essere risucchiati così da non dover mai più provare una cosa del genere, fidatevi, so cosa vuol dire avere nomignoli orridi - queste persone hanno pure un gusto pessimo, tra l'altro - e quasi dimenticare il proprio nome, so cosa vuol dire piangere la notte, so cosa vuol dire sentirsi soli, ed è perché lo so che vi dico che soli proprio non lo siete. Io non so quante persone leggano questo blog, però se tra voi c'è qualcuno che ha voglia di parlare io ci sono, nel mio profilo c'è un indirizzo email, usatelo. Scrivetemi una frase, un poema, un libro, quanto vi pare, ma se ne avete voglia, fatelo. Per favore.
Io mi sentivo come se non potessi parlarne con nessuno, e stavo di merda. Sul serio. Anche adesso che gli amici li ho, non parlo mai liberamente di queste cose. Io non vi conosco, non potrei mai giudicarvi, scrivetemi. Se siete qui mi conoscete e siete un po' amici miei, e io i miei amici li voglio aiutare come posso.
Ecco, io a loro invece voglio dire un'altra cosa: mi fate schifo.
Non me ne fotte un cazzo se i vostri genitori sono separati o se quando avevate due mesi v'è morto il pesce rosso, stiamo male tutti, la vita è una merda, questo ce lo insegnano da sempre, ma questo non vi giustifica.
Siete degli assassini, e basta. E mi fate schifo. Non importa se poi quello non si uccide fisicamente - o meglio, importa, certo che importa, cazzo, ma capitemi -, voi lo avete ammazzato lo stesso. Non sarà mai più lo stesso, e io mi chiedo solo con che cazzo di coraggio vi guardiate ancora allo specchio, ce ne vuole di fegato.
Ah, e un'ultima cosa.
Se assistite ad una qualsiasi forma di bullismo e state zitti, be', siete bulli anche voi, guardate qualche riga sopra.
gennaio 05, 2013
Shut up and take my hand.
I pomeriggi passati al mare con il salmastro ad aprirmi i bronchi e le tue dita a giocherellare con le mie caviglie, il tuo naso immerso nei miei capelli e la tua felpa addosso - quel cappotto non mi sembra caldo, mettiti anche questa.
Gli altri ridono e tu mi abbracci, prometti di scaldarmi e portarmi ovunque io voglia - anche in Norvegia, anzi, soprattutto in Norvegia.
Ci facciamo foto insieme perché tu dici che insieme siamo più belli, io ti dico che quello bello sei tu e tu ridi prendendo in giro i miei occhi grandi ma inefficienti, giuri di non aver mai visto nessun'altra bella quanto me anche struccata e che quando avrai la macchina sarò la prima a salirci, dico che non mi piace fare da cavia e tu ridi e mi chiami scema e penso che mi piaci un sacco anche se non te lo dico, ci vediamo più tardi, quando esco dall'Esselunga ti chiamo, cia'.