Un anon carino a cui devo una birra da tipo tre anni - alzi la mano chi già sa che non l'avrà mai! - ha detto che vorrebbe la lista delle cose in cui credo.
So, here we go.
Credo nella vita dopo il caffè, perché no coffee no party e in particolare no coffee non parti.
Credo nella sacralità della pausa sigaretta, perché se me l'accendo mentre faccio qualcosa sei tenuto a disturbarmi ma se dico 'okay ora basta' e mi siedo a fumare non devi rompere le palle. E' come se chiedessi a un musulmano che sta pregando per la strada con tanto di testa verso la città santa se per caso sa dov'è il McDonald's.
Credo nei segni del destino, come quando un giorno mi cadeva sempre la penna e ho pensato "qui qualcuno mi scappa dalle mani" e infatti la situazione con L. è precipitata.
Credo nelle testate a fin di bene (ma anche nei calci, negli schiaffi, negli sputi in faccia...), perché il mio professore di scienze ha detto che mentre ti fanno del male fisico memorizzi meglio, e se ti devo dire "Lascialo stare perché è un cretino" - per esempio - accompagno il tutto con un calcio negli stinchi dato bene così vedi che non te lo dimentichi.
Credo nel potere terapeutico del mare, ché se sei triste e tutti i pensieri sembrano portarti via tu ti devi solo sedere in spiaggia e lasciare che siano le onde a portare via loro.
Credo che scrivere sia il dolore e non la terapia, ma questo lo credo adesso perché un persona saggia me l'ha fatto capire. Quando scrivi verbalizzi - che per me è una cosa difficilissima, ci tenevo a sottolinearlo - ma non risolvi una cippa.
Credo nel mito greco degli ermafroditi elaborata nel Simposio da Platone - mica da Gino il macellaio, diamine - secondo cui all'origine dei tempi gli esseri umani avevano quattro braccia, quattro gambe e due teste. Per gelosia nei confronti della perfezione umana, gli dei separarono l'uomo in due parti con un fulmine, creando da ogni essere umano primordiale un uomo e una donna. Come conseguenza, ogni essere umano cerca di ritrovare la propria iniziale completezza cercando la propria metà perduta, e io credo di averla trovata e persa - ma questa è un'altra storia.
Credo che le persone, quando muoiono, diventino gocce d'acqua salata o dei volatili, ancora devo affinare la mia teoria.
Io credo che tu dovresti eliminare la teoria della testata - e di qualsiasi altra forma di violenza fisica - a fin di bene, io continuo a scansarmi se qualcuno che mi sta dicendo qualcosa fa un movimento troppo rapido, giusto a titolo informativo, M.
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