"I believe in fairies. I do, I do."
Ore intere a sussurrarlo, ma tu ancora non torni.
Tu ancora non chiami, non mandi un messaggio. E ho pensato che forse è meglio che io smetta, perchè se tu ti svegliassi dove sei adesso ti verrebbe un attacco di cuore, che mica dev'esser piacevole svegliarsi chiusi in così poco spazio.
Ne hai d'ossigeno, amore mio? Ma io credo di sì, infondo. Hai anche il mio, che te l'ho lasciato lì insieme al mio cuore, dato che per te questo ed altro.
E mi sento ipocrita, sai?, perchè mentre tu sei chissà dove, con il tuo corpo in mezzo al legno, io son qui che respiro e cammino, col cuore che pompa sangue e le mani che posson fare quel che vogliono, e la bocca che si concede baci su quella di quel ragazzo che è tutto il tuo contrario, e forse è per questo che glieli concede. Non voglio dimenticarti, non voglio sostituirti. Voglio adempiere alla mia promessa, voglio andare avanti nonostante andare avanti mi sembri un terribile insulto. Voglio passare anche io insieme a questo tempo che dopo chissà quanti anni non ha ancora imparato su chi passare più lentamente. Voglio poter dire, quando un giorno ti rivedrò, "Ho conosciuto altri ragazzi ed altri uomini, ma mai nessuno ha potuto prendere il tuo posto" perchè davanti alla sincerità di quelle parole non avresti scuse, non potresti più lasciarmi neanche se pensassi sarebbe meglio, ché io ormai t'avrò fregato con l'ovvietà dei nostri destini. Voglio che il nostro amore non sia solo uno scambiarsi di sguardi e "ti amo" sussurrati a mezza voce di nascosto, dato che entrambi mica siamo poi stati così tanto mielosi, ma anche un dolce annegare nei ricordi, uno scazzo nel pensare "Questo non è lui", perchè sappiamo che io e te non possiamo sostituirci a vicenda. Voglio che per me amarti non sia più una condanna ad una vita nel tuo ricordo, ma un dolce promettermi il lieto fine, promettermi che un giorno ti rivedrò e l'esser stata con tante altre persone m'abbia aiutato a rinforzare la convinzione che la mia anima gemella -che tu sai so son convinta esista- sei tu, mica il primo che passa. Voglio poterti chiamare amore non per romanticismo da carie o stupide abitudini, ma perchè davvero non saprò che altro nome darti, se non quello di chi devasta, sconvolge e ricostruisce magnificamente l'anima, perchè è quel che tu mi fai anche solo occupando un angolo dei miei pensieri. Voglio poter segnare tutti i sogni di cui sei protagonista e raccontarteli tutti quando ti vedrò, per poi farti notare che i ragazzi che m'erano accanto fisicamente mica me li sognavo quanto te. Voglio poter gridare al cielo che mi manchi e che io, di perderti, non me lo meritavo per niente, perchè tu eri e sei il mio Neverland, amore mio, sei la mia fata nonostante la mascolinità che trasudavi da ogni poro, sei il mio angelo che io amo e per sempre amerò, nonostante il "per sempre" io mai l'abbia amato.
Voglio riavere te. Anche solo per un minuto.
Voglio guardarti negli occhi e chiederti di restar qui con me, che le stelle mica han bisogno di te quanto ne ho bisogno io. Voglio chiederti di sceglier me, perchè io, a te, t'ho già scelto da anni, anche se guardandomi adesso potresti pensare che no, non è vero.
Voglio prenderti il viso tra le mani e, guardandoti negli occhi, chiederti se lo sentivi, da lassù, quante volte il mio cuore gridava il tuo nome e se, a un certo punto, ti sei pure stufato, e se ti accorgevi di quanto mi faceva male sentire una canzone che ti piaceva, o che ti sarebbe piaciuta, o che ascoltavi sempre, o che una volta hai suonato o criticato, e tutti gli accidenti che ho mandato a tutt'e due, me e te, per aver fatto della musica parte integrante della nostra vita e storia.
Voglio amarti. Nient'altro.
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