aprile 29, 2010

Ricordi.

Basta poco, a volte, per ricordare.
Una canzone. Una frase. Una borsa. Dei capelli.
I ricordi, infondo, non hanno bisogno delle chiavi della nostra mente per entrarvici. Hanno il telepass: entrano e basta. E tu, magari, lì per lì non te ne accorgi neanche. Te ne rendi conto solo quando ormai è troppo tardi, quando il cuore sta già perdendo un battito.
Quando il respiro ti si è già spezzato, così, all'improvviso.
Ti accorgi che stai ricordando qualcosa solo quando ti rendi conto di non sapere a cosa diamine stai pensando, ed inizi a tessere mentalmente la trama di tutto ciò che ti ha sfiorato la mente.
Ed è lì che accorgi che magari stavi rimuginando su qualcosa d'innocuo (chessò, magari il compito di storia), ma quando quel qualcosa ha reclamato la tua attenzione.. BAM! Ecco che i tuoi pensieri hanno preso una strada pericolosa, ignorando bellamente i cartelli.
Cosa puoi fare, a quel punto? E' difficile tornare sulla retta via.
Allora ti lasci andare. Pensi "Ma chi se ne frega!" e lasci vagare la mente per quelle strade abbandonate, ai cui margini magari sono cresciute anche le erbacce. Se fossi furbo, a questo punto lasceresti perdere. Faresti giusto una passeggiata, poi via. Basta.
Ma nessuno ha così tanto istinto di conservazione.
Ti metti lì e pulisci la strada con cura, strappando le erbacce una ad una.
Cosa fare adesso? Beh, dipende.
Puoi piangere, se i ricordi sono spiacevoli, o ridere se non lo sono. Ma, in ogni caso.. presta attenzione. Toccati il volto.
Lo senti? Già. Incredibile, vero?
Quello è proprio un sorriso.

3 commenti:

  1. God, sono senza parole. Davvero.

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  2. Se ci fosse il tasto "mi piace", cliccherei!

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    1. Oltre ad ammirare la tua voglia di scorrere questo blog fin quasi alle origini, ti ringrazio infinitamente. (:

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