maggio 04, 2012

Dammi liberazione. Da quello che sembra generosità. Da quello che sembra amore. Flash.

Voglio il mare, gli scogli, il profumo del salmastro, un libro da leggere, volti da accarezzare, sguardi da  cercare, voglio il trucco colato, dei pancakes, il mio anello, i capelli rossi e le guance calde, voglio emozionarmi, voglio piangere guardando i fuochi d'artificio, voglio sorridere e voglio che finisca in fretta maggio, voglio trovare le parole per far capire a tutti una volta per sempre che il compleanno non lo voglio festeggiare e che non vedo la differenza tra avere diciotto anni e averne diciassette eccetto il fatto che posso comprare i gratta e vinci e giocare al lotto, voglio che il caricabatterie del cellulare funzioni e dormire una notte di fila.
Voglio chiudere gli occhi e vedere un oleandro e non tutto questo schifo, che mia mamma mi abbracci e che mio babbo mi sorrida, voglio sedermi a tavola e mangiare con gusto, voglio tornare a non condannarmi se mangio un cucchiaio di nutella e voglio essere astemia, voglio voler smettere di fumare e che quello stronzo mi alzi il voto di filosofia, che il mio cane non sia così sporco e che mi passi il mal di pancia, voglio che trovino un modo per eliminare l'allergia al polline, voglio che le persone quando se ne vanno ogni tanto tornino, voglio tornare a bere millemila caffè al giorno e voglio un biscotto.
Voglio capire qualcosa di questa cazzo di adolescenza, voglio avere trent'anni e diventare una di quelle persone tristi che pensano solo al lavoro e all'aperitivo delle sei senza occuparsi di mamma babbo nonna zio e pesci rossi, voglio che mio nonno la smetta di dire che ho paura delle galline solo perché non le ho mai viste da vicino e che capisca che io non voglio vederle da vicino perché sono brutte e i loro occhi non mi dicono niente e il solo pensiero che possano avvicinarsi a me mi fa venire le convulsioni.

Non so, voglio un sacco di cose e son seduta qui a scrivere su un blog - brutto, tra l'altro - mentre il mondo va avanti e io lo guardo in assoluto silenzio senza neanche avere due spiccioli per i popcorn.

1 commento:

  1. Maggio è un mese maledetto e tu sei una poesia tale che leggerti è come passare un intero pomeriggio circondati da ciliegi in fiore leggendo Kafka.
    La vita non migliora, ma ci si abitua, e spero vivamente che tu arrivi a trent'anni contenta e splendida come adesso che ne hai diciotto.

    Se non altro, potrai sempre comprare un sacco di Gratta e Vinci.

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