Voglio il mare, gli scogli, il profumo del salmastro, un libro da leggere, volti da accarezzare, sguardi da cercare, voglio il trucco colato, dei pancakes, il mio anello, i capelli rossi e le guance calde, voglio emozionarmi, voglio piangere guardando i fuochi d'artificio, voglio sorridere e voglio che finisca in fretta maggio, voglio trovare le parole per far capire a tutti una volta per sempre che il compleanno non lo voglio festeggiare e che non vedo la differenza tra avere diciotto anni e averne diciassette eccetto il fatto che posso comprare i gratta e vinci e giocare al lotto, voglio che il caricabatterie del cellulare funzioni e dormire una notte di fila.
Voglio chiudere gli occhi e vedere un oleandro e non tutto questo schifo, che mia mamma mi abbracci e che mio babbo mi sorrida, voglio sedermi a tavola e mangiare con gusto, voglio tornare a non condannarmi se mangio un cucchiaio di nutella e voglio essere astemia, voglio voler smettere di fumare e che quello stronzo mi alzi il voto di filosofia, che il mio cane non sia così sporco e che mi passi il mal di pancia, voglio che trovino un modo per eliminare l'allergia al polline, voglio che le persone quando se ne vanno ogni tanto tornino, voglio tornare a bere millemila caffè al giorno e voglio un biscotto.
Voglio capire qualcosa di questa cazzo di adolescenza, voglio avere trent'anni e diventare una di quelle persone tristi che pensano solo al lavoro e all'aperitivo delle sei senza occuparsi di mamma babbo nonna zio e pesci rossi, voglio che mio nonno la smetta di dire che ho paura delle galline solo perché non le ho mai viste da vicino e che capisca che io non voglio vederle da vicino perché sono brutte e i loro occhi non mi dicono niente e il solo pensiero che possano avvicinarsi a me mi fa venire le convulsioni.
Non so, voglio un sacco di cose e son seduta qui a scrivere su un blog - brutto, tra l'altro - mentre il mondo va avanti e io lo guardo in assoluto silenzio senza neanche avere due spiccioli per i popcorn.
Maggio è un mese maledetto e tu sei una poesia tale che leggerti è come passare un intero pomeriggio circondati da ciliegi in fiore leggendo Kafka.
RispondiEliminaLa vita non migliora, ma ci si abitua, e spero vivamente che tu arrivi a trent'anni contenta e splendida come adesso che ne hai diciotto.
Se non altro, potrai sempre comprare un sacco di Gratta e Vinci.