Il punto è questo: sono esaurita.
Che io sabato abbia compiuto questi cazzo di diciotto anni o no, la faccenda non cambia, sono mentalmente esausta e basta, roba che da "Non dormo neanche col gas" sono passata senza mezze misure a "Oh, e questo cos'è? Un gabinetto? Fammici dormire sopra".
Oggi mi sono letteralmente messa a piangere perché lo stracchino era un filino acidognolo, e oggi pomeriggio ho avuto una crisi di nervi - con tanto di lancio del giavellotto in casa - perché non riuscivo a pronunciare 'mixture', vocabolo che nel mio libro di letteratura inglese si trova ovunque, e quando dico ovunque intendo ogni tre parole, e adesso ho lo sbatti di andare a mettermi il pigiama, voglio dormire con i jeans e le scarpe su questa orribile sedia di legno. Dove c'è scritto che non si può?
No, seriamente, qui c'è qualcosa che non va. Che sia la scuola, maggio, gli auguri di compleanno everywhere e da chiunque, la misantropia o fottesega, il fatto è che stommàle, e sto abusando dei corsivi e del grassetto, ma chissene.
Io domani mi lancio nel fiume. Di testa.
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