Okay,
adesso basta.
Io
non ce la faccio, voglio che questo sia chiaro a tutti. Io non ce la
faccio, punto, basta, fatevene una ragione, ho dei limiti
rigidissimi, per quanto io possa tentare e continuare a spingere
sempre più forte quelli non si spostano, mi stanco e basta.
Non
ce la faccio, io ci provo, sul serio, ad essere una brava figlia, una
brava sorella, una brava studentessa, una brava amica e una brava
ragazza,
ma non si possono fare tutte queste cose insieme. Non si può e
basta.
O
almeno, io non posso, perché per quanto io m'impegni non posso
essere perfetta, non è proprio la mia natura, finisce solo che
vomito per delle settimane mentre nella mia testa si susseguono urla
e saluti mancati e l'eco di un antico senso di colpa che ho un po'
camuffato negli anni ma che è sempre stato lì e che continuerà
sempre a far echeggiare nella mia testa la convinzione di essere un
totale fallimento su ogni fronte.
Io
non ce la faccio, sul serio, qualcuno faccia qualcosa, perché io più
di così non posso fare, e “così” non è abbastanza,
evidentemente, lo dimostrano i fatti, lo dimostrano gli amici
(amici?) che dopo settimane di chiamate senza risposta passano e non
solo non si scusano, ma neanche si sforzano di biascicare un ciao,
lasciandomi seduta fuori da quel cazzo di bar sull'orlo di un attacco
di panico ed una crisi isterica – signora
barista, ringrazi che c'era ancora del caffè nella tazzina,
altrimenti avrei lanciato il suo bellissimo tavolino in legno.
Datemi
il permesso di voltarmi e correre, datemi il permesso di distruggere
tutta questa città piena di falsi amici (che non sono vocaboli
inglesi, purtroppo, con quelli sono brava, me la cavo, ma con questi
proprio no) e genitori che ti urlano addosso cose che non stanno né
in cielo né in terra mentre tu fai tutto il possibile per non
deluderli, e allora ti butti sui libri e smetti di bere e smetti di
uscire il martedì pomeriggio e smetti di comprare libri e inizi ad
andare a letto presto e questo non basta mai, non basta mai, non
basto mai.
Ne
hanno tutti abbastanza di me, ma io sono ancora qui, quindi non so, o
sono (di) troppo o loro hanno qualche problema, e allora credo che me
ne dovrei andare, dove non importa, solo, per favore, portatemi via
da qui.
sì.
RispondiEliminagli altri non cambiano, non migliorano, non guariscono. e se nessuno si prende cura di te, devi proprio iniziare a farlo da sola.
un bacio
È diventato il mio solo ed unico proposito non solo per l'anno nuovo, ma anche per tutti quelli che verranno.
EliminaTi ringrazio, un abbraccio.
è vero, devi poter fare affidamento su te stessa e tentare di azzerare l'influenza che hanno su di te queste persone povere di spirito.
RispondiEliminaconosco la sensazione di trovare non-importante quello che si dice, mi fa riflettere ritrovarla qui. stammi bene!