novembre 24, 2013

'Aspetta, ho visto un bar'.

Sto iniziando a rivalutare tutte le mie convinzioni, considerando il fatto che le ho maturate in situazioni alquanto particolari.
Le sto rivalutando perché in questi ultimi mesi sono cresciuta un sacco, e ho quindi capito che non è vero che le persone si scelgono, e non è vero che ci sono persone belle e persone brutte, e non è vero che io non merito niente, e non è vero che se una persona se ne va è necessariamente un casino.
Le sto rivalutando perché ci sono persone a cui importa di me, e se importa a loro non vedo perché io debba fregarmene.
Le sto rivalutando e ancora non sono arrivata ad alcuna conclusione accettabile, ma non importa molto, perché vivo un po' alla giornata e studio e ho iniziato di nuovo a leggere un sacco grazie ad un amico che mi ha detto 'ti porto il libro giusto', ed effettivamente aveva ragione. Ultimamente ci sono un sacco di cose che mi fanno arrabbiare, riguardo scuola e persone e casa e vita, ma dopo l'eccesso di stress di qualche settimana fa (ciao Reginald, non mi eri mancato per niente) ho deciso di lasciar correre, che non ne vale la pena, che non sempre fare la paladina della giustizia paga, e allora scherzo e dico 'Sono stoica' - cosa vera manco per il cazzo - perché stoica è un pochino quello che dovrei diventare, ché a incazzarmi non ho fatto altro che rovinarmi lo stomaco.

Dall'ultima volta che ho aggiornato questo blog sono cambiate tantissime cose, e vorrei scriverle tutte, ma non so se ho abbastanza tempo, perché il computer non è mio, però ci proverò.
Per L. non sto più male, proprio per niente. A inizio mese ha compiuto ventun'anni, e la cosa non mi ha fatto effetto. L'ho visto, non ci siamo salutati, e non ho provato niente. Mi fa talmente che schifo che boh, non lo voglio nella mia vita, neanche sotto forma di assenza.
E' la prima cosa che scrivo dopo l'ultimo post - che risale al ventun agosto, e neanche ha richiesto chissà quale sforzo perché era un semplice dialogo - ma sento che forse, ora che ho iniziato di nuovo a leggere, potrò ricominciare anche a scrivere, fosse anche solo una dedica sul diario di qualcuno. Sono fiduciosa.
Ho litigato con un po' di persone - ultimo ma non meno importante quell'A. del suddetto dialogo - e con altre ho semplicemente smesso di parlare, procrastinando una conclusione che comunque prima o poi arriverà, e io sarò pronta, perché adesso sono forte - 'che se piangi ti si arrugginiscono le guance'.
Nuove persone sono entrate nella mia vita, in bene e in male, ma soprattutto in bene, e allora sono felice di aver chiuso con le altre perché altrimenti non le avrei sapute apprezzare, e credo che la prossima volta che avrò un computer a disposizione dedicherò loro un post, perché le persone che mi rendono così serena se lo meritano.
Mi sono trasferita da mia nonna per una lunghissima serie di motivi che non starò qui ad elencare, ma insomma adesso ho il wi-fi solo se sto seduta in sala da pranzo accanto alla finestra, quindi tutta la mia vita virtuale è stata messa in stand-by. Bòna.
Mangio regolarmente due volte al giorno, la maggior parte delle volte controvoglia perché non ho fame, ma mangio. La cosa può sembrare scontata, ma non lo è, e io sono fiera di me stessa, a dispetto di quanto chi mi circonda possa dire. 
Bevo ancora tantissimo caffè, sono tornata a berne quantità industriali, però quelli che mi sgridano dicono che mi vogliono bene lo stesso, quindi non me ne preoccupo poi molto. A me il caffè piace, oh.

Vabbè insomma, tutto questo per dire che sono viva, che sto bene, e che quando arriveranno i soldi della borsa di studio mi comprerò un dannato computer e tornerò a raccontare la mia vita qui, cosa per voi potrà anche essere irrilevante ma che a me manca moltissimo, altrimenti non avrei neanche aperto un blog. E cambierò pure il tema di Tumblr, perché ora m'ha rotto il cazzo.
Cia'.